Il 24 marzo 2023, l’autorità competente in materia di antitrust in Cina – la State Administration for Market Regulation (SAMR) – ha pubblicato quattro regolamenti attuativi (di seguito i “Regolamenti”), al fine di garantire la regolare e ordinata attuazione delle modifiche apportate alla Anti-Monopoly Law (di seguito AML) nel giugno 2022. I regolamenti sono entrati in vigore a partire dal 15 aprile 2023.
Aspetti principali
Il 24 marzo 2023, il SAMR ha pubblicato quattro regolamenti attuativi delle modifiche introdotte alla AML nel giugno 2022. Nel giugno 2022, prima fase di questo lungo processo di modifica, furono pubblicate sei bozze per consultazione pubblica. Quattro di queste hanno ora trovato approvazione da parte dell’autorità cinese e i relativi regolamenti sono entrati in vigore il 15 aprile 2023.
Se da un lato, i nuovi regolamenti chiariscono importanti concetti espressi all’interno della AML del 2022, dall’altro lato, molte questioni rimangono, tuttavia, ancora aperte.
Nello specifico i nuovi regolamenti intervengono in materia di:
- Accordi anticoncorrenziali (禁止垄断协议规定 – Regulation Prohibiting Monopoly Agreements);
- Controllo sulla concentrazione tra imprese (经营者集中审查规定 – Regulation on the Review of Concentrations between Business Operators);
- Abuso di posizione dominante – (禁止滥用市场支配地位行为规定 – Regulation Prohibiting Conduct Abusing a Dominant Market Position);
- Abuso di potere amministrativo al fine di impedire o limitare la concorrenza (滥用行政权力新规 – Regulation Preventing Conduct Abusing Administrative Powers to Eliminate or Restrict Competition).
1. Regolamento che vieta gli accordi anticoncorrenziali
In materia di accordi anticoncorrenziali, la AML ha per la prima volta introdotto il sistema di “safe harbour”, ovvero un sistema basato su determinate soglie di mercato stabilite dalla legge, al di sotto delle quali gli atti di un operatore commerciale sono considerati poco rilevanti ai fini dell’eliminazione o della restrizione della concorrenza. Sebbene la AML – nella bozza presentata nel 2022 – avesse inizialmente proposto il 15% quale soglia fissa di quota di mercato per l’applicazione del c.d. safe harbour, nel testo definitivo non viene riportato un limite specifico applicabile a tutte le situazioni, pur fornendo alcuni parametri per la sua identificazione in base all’industria di riferimento, accordi orizzontali e verticali, etc.
Il Regolamento chiarisce altresì i concetti di “organizzazione” e “assistenza materiale”, i quali comportano rispettivamente la messa in atto di un ruolo decisivo o comunque principale nella conclusione di accordi anticoncorrenziali e la fornitura di supporto ai medesimi fini.
Ulteriori aspetti introdotti dalla AML e meglio definiti dal recente Regolamento riguardano:
- L’illegittimità del c.d. “hub and spoke agreement”, con l’ulteriore definizione dei criteri per l’identificazione dello stesso;
- L’introduzione del concetto di “potenziali concorrenti”, che insieme agli effettivi competitor devono essere valutati nella fase di analisi del mercato;
- L’espansione dell’ambito di applicazione del c.d. “leniency system”. (elemento di tolleranza nell’applicazione delle regole antitrust).
2. Regolamento in materia di controllo della concentrazione tra imprese
Le disposizioni introdotte in materia di controllo sulla concentrazione di imprese, e in particolare l’Art. 5 del Regolamento, hanno il principale scopo di chiarire i criteri da tenere in considerazione nel momento in cui si determina l’effettivo controllo (o l’influenza) esercitato da un operatore sugli altri.
Le disposizioni contenute all’interno di tale regolamento contribuiscono altresì nella determinazione dei criteri per:
- l’individuazione della “implementation of concentration”;
- il calcolo del fatturato sotto un comune controllo;
- integrazione di nuovi metodi di indagine che possono essere adottati nell’esame delle concentrazioni da parte delle agenzie di controllo antitrust.
3. Abuso di posizione dominante
Con riferimento all’abuso di posizione dominante, il Regolamento ha introdotto una serie di disposizioni che mirano ad incrementare l’efficienza dell’assetto normativo che regola la concorrenza, con particolare attenzione alla c.d. platform economy.
Al fine di valutare una “posizione dominante”, il Regolamento identifica specifici fattori da utilizzare per tale valutazione come, ad esempio, il volume delle transazioni, ma in particolare la capacità della piattaforma di controllare il volume del traffico online. Viene altresì vietato un qualsiasi utilizzo dei dati raccolti volto a mettere in atto condotte che possano turbare la normale concorrenza sul mercato.
4. Abuso di potere amministrativo
Sulla scia delle modifiche introdotte nel 2022, il Regolamento mantiene importanti disposizioni che cercano di contrastare possibili abusi di potere amministrativo volti ad eliminare o limitare la concorrenza. In particolare, esso specifica alcuni esempi di abuso di potere amministrativo e introduce al contempo misure di indagine e procedure di protezione per il suo rilevamento.
Conclusione
Sebbene i Regolamenti entrati in vigore a partire dal 15 aprile 2023 chiariscano vari aspetti già proposti all’interno delle bozze di consultazione del 2022, supportando le aziende nella corretta osservanza della Anti-Monopoly Law, molte questioni, come già menzionato, rimango irrisolte (a mero titolo esemplificativo ricordiamo la soglia di mercato nell’ambito del sistema di “safe harbour” o l’applicabilità di tale sistema negli accordi verticali).
Nell’ottica di una continua applicazione della legge sulla concorrenza in Cina, è bene quindi che le società che operano all’interno di tale mercato rimangano aggiornate sugli sviluppi futuri, al fine di calibrare costantemente le proprie strategie antitrust e le politiche di compliance.
China Desk – Zunarelli Studio Legale Associato