Il 22 marzo 2023 è ricorso il 20° anniversario dell’adozione dell’Atto uniforme OHADA relativo ai contratti di trasporto di merci su strada: un’occasione per riparlarne.
Va ricordato che la materia del diritto commerciale nell’area OHADA – che comprende 17 Paesi dell’Africa centrale e occidentale – è disciplinata da un corpus di norme uniformi. Tali regole sono contenute in dieci “atti uniformi” che regolamentano i molteplici aspetti dell’attività aziendale.
Tra questi testi, l’Atto uniforme relativo ai contratti di trasporto di merci su strada, adottato il 22 marzo 2003 (di seguito “Atto uniforme”), in gran parte ispirato alla Convenzione di Ginevra del 19 maggio 1956 relativa al contratto di trasporto internazionale di merci su strada (di seguito la “Convenzione CMR”), è entrato in vigore il 1° gennaio 2004.
Fino a quel momento la materia era disciplinata dalle legislazioni nazionali dei Paesi membri e da varie convenzioni inter-africane. Conformemente alla vocazione dell’OHADA, l’Atto uniforme ha avuto il merito di individuare una disciplina uniforme tra gli Stati membri, consentendo di pervenire ad una maggiore certezza giuridica.
L’Atto uniforme riveste un’importanza cruciale poiché si applica, salvo eccezioni, “a qualsiasi contratto di trasporto di merci su strada laddove il luogo di presa in consegna della merce e il luogo designato per la riconsegna, così come indicati nel contratto, siano situati nel territorio di uno Stato membro dell’OHADA o nel territorio di due Stati diversi di cui almeno uno sia membro dell’OHADA (…) [e] a prescindere dal domicilio e dalla nazionalità delle parti del contratto di trasporto” (art. 1 § 1).
Il testo regolamenta tutti gli aspetti delle operazioni di trasporto:
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- conclusione del contratto di trasporto e redazione dei relativi documenti (artt. da 3 a 6);
- esecuzione del contratto (artt. da 7 a 15);
- responsabilità del vettore (artt. da 16 a 23) e
- contenzioso (artt. da 24 a 27).
Così come le disposizioni della Convenzione CMR, la maggior parte delle norme dell’Atto uniforme sono imperative: “ogni patto che direttamente o indirettamente [ne] deroghi le previsioni è nullo e privo di effetto” (art. 28 §1).
Tra gli aspetti lasciati all’autonomia contrattuale delle parti, vanno menzionate le modalità di risoluzione delle controversie. Le parti possono, infatti, ricorrere all’arbitrato (art. 26) oppure, per le operazioni di trasporto interstatali disciplinate dall’Atto uniforme, decidere di assoggettare le controversie insorgende ad una giurisdizione statale di loro scelta (art. 27 §1).
L’Atto uniforme solleva, accanto alle problematiche tipiche della materia, questioni peculiari dell’area OHADA: primato dell’Atto uniforme sul diritto interno, coordinamento dell’Atto uniforme con i testi internazionali (Convenzione CMR, Convenzioni interstatali di trasporto stradale di merci diverse applicabili ai Paesi membri della Comunità economica e monetaria dell’Africa centrale, ecc.).
Desk Africa – Studio Legale Zunarelli e Associati