Nel corso del 2016 la presenza delle istituzioni finanziarie italiane si è rafforzata significativamente sul territorio Emiratino. Intesa SanPaolo ha recentemente costituito ad Abu Dhabi una filiale operativa, mentre UBI Banca e SACE hanno, da qualche tempo, inaugurato i loro uffici di rappresentanza in loco presso il Dubai International Financial District (DIFC). Unicredit prospetta, infine, l’apertura entro il 2017 di un branch attivo nella capitale. In via generale, secondo le piu’ recenti stime, negli Emirati Arabi Uniti operano 22 banche locali e 26 banche straniere. Tra i principali istituti di credito emiratini ricordiamo: Abu Dhabi Commercial Bank, Ajman Bank, Al Hilal Bank, Arab African International Bank, Arab Bank PLC, Bank of Sharjah PSC, Commercial Bank International, Dubai Islamic Bank PJSC, Emirates Islamic Bank, Emirates NBD Bank, First Gulf Bank e Mashreq Bank. L’apertura di un conto corrente sia individuale sia societario è una procedura non particolarmente complessa, purché il richiedente sia in possesso di un visto di residenza, condizione ormai imprescindibile per coloro che vogliono operare attivamente sul territorio. La legge emiratina riconosce diverse categorie di soggetti abilitati all’attività creditizia tra cui le banche commerciali, le banche d’Investimento e gli Istituti finanziari e monetari. I finanziamenti a lungo termine vengono normalmente erogati su base selettiva, ovvero le banche distinguono la clientela principalmente in base alla nazionalita’. Per i clienti sprovvisti di passaporto emiratino, i criteri per accedere al finanziamento sono di solito più stringenti e determinati principalmente dal salario mensile percepito. Infine, il settore della finanza islamica è anch’esso in forte crescita e sempre più numerose sono le iniziative industriali finanziate con emissioni a lungo termine di “Sukuk” titoli obbligazionari islamici.
(A cura della Dott.ssa Linda Tontodonati – linda.tontodonati@studiozunarelli.com)