
Negli ultimi anni, l’Unione europea e l’Italia hanno introdotto normative fondamentali per promuovere la sostenibilità aziendale e l’adozione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Questi interventi mirano a garantire una gestione d’impresa più responsabile e trasparente, con un impatto significativo sulle aziende e sulle loro catene di approvvigionamento.
CSRD: la Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale
Uno dei principali interventi a livello europeo è la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), adottata il 14 dicembre 2022. La direttiva si applica a tutte le grandi imprese e alle società quotate nei mercati regolamentati dell’UE, ad eccezione delle microimprese.
Tra le principali novità occorre menzionare:
- Introduzione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che stabiliscono criteri dettagliati per la divulgazione delle informazioni ESG.
- Obbligo di revisione indipendente delle informazioni ESG da parte di un revisore accreditato.
In Italia, la CSRD è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 125 del 10 settembre 2024, che introduce specifici obblighi di rendicontazione per le imprese italiane, in linea con gli standard europei.
CSDDD: la direttiva UE sulla due diligence per la sostenibilità
Un altro intervento chiave è la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), adottata il 13 giugno 2024. Questa normativa impone alle imprese di identificare e mitigare gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente derivanti dalle loro operazioni e catene del valore.
Le principali disposizioni includono:
- Integrazione della due diligence nelle politiche aziendali e nei sistemi di gestione del rischio.
- Monitoraggio dei fornitori diretti, con l’obbligo di prevenire o mitigare gli impatti negativi.
Ciò che preme evidenziare è che il concetto di sostenibilità non può verosimilmente considerarsi collegato al solo rispetto di normative ambientali ma contrariamente la sostenibilità è intesa a livello ampio e comprensivo della buona e corretta gestione dell’impresa dal punto di vista finanziario, sociale, retributivo, fiscale oltreché ambientale.
Simplification Omnibus: nuove proposte per ridurre gli oneri amministrativi
Con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti amministrativi per le imprese, la Commissione europea ha presentato il 26 febbraio 2025 il pacchetto “Simplification Omnibus”. Tra gli obiettivi principali troviamo:
- Riduzione della burocrazia, soprattutto per le PMI.
- Allineamento con gli standard internazionali per evitare impatti negativi sulla competitività delle aziende europee.
- Maggiore flessibilità nella rendicontazione ESG.
Le principali modifiche proposte includono:
- Slittamento dei termini per l’adeguamento agli obblighi di rendicontazione previsti dalla CSRD per le società che devono rendicontare nel 2026 e nel 2027 e posticipo di un anno del termine di recepimento per l’applicazione della CSDDD al 2028.
- Aumento della soglia dimensionale per la CSRD: la soglia potrebbe passare da 250 a 1.000 dipendenti, riducendo il numero di aziende soggette agli obblighi di rendicontazione.
- Gradualità nell’implementazione: alcune aziende potranno beneficiare di proroghe nei tempi di adeguamento.
- Semplificazione degli ESRS: riduzione delle informazioni obbligatorie da riportare.
- Allineamento con le normative internazionali: coordinamento con gli standard globali, come quelli dell’International Sustainability Standards Board (ISSB).
Cosa significa per le imprese?
In virtù degli interventi normativi europei e nazionali, le imprese saranno tenute ad adeguare le loro politiche di due diligence e implementare prassi operative per garantirne la conformità. Sebbene la legislazione si applichi principalmente a grandi imprese, anche fornitori e aziende della catena logistica saranno coinvolti.
Conclusioni
Le nuove normative europee, tra cui la CSDDD e il pacchetto Simplification Omnibus, rappresentano un passo decisivo verso una maggiore sostenibilità aziendale. L’obiettivo è bilanciare la responsabilità sociale con l’efficienza operativa, riducendo al contempo gli oneri amministrativi per le imprese.
Per rimanere aggiornati su queste evoluzioni e prepararsi al meglio ai nuovi obblighi, è fondamentale monitorare gli sviluppi normativi e pianificare strategie di conformità adeguate.
A cura dell’Avv. Iolanda Cavallo, Associate (iolanda.cavallo@studiozunarelli.com)