La Carta Blu UE è un permesso di soggiorno disciplinato dall’art. 27 quater del decreto legislativo n. 286/98 (c.d. “Testo unico immigrazione”). Nel nostro ordinamento, la direttiva europea 2021/1883 sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini stranieri che intendono svolgere lavori altamente qualificati in uno Stato membro dell’Unione europea, è stata recepita con il decreto legislativo n. 152/2023, promuovendo un regime più efficace per l’ingresso di lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi terzi, con procedure accelerate, criteri di ammissione più flessibili e una maggiore mobilità all’interno del territorio unionale.
Carta Blu UE: di cosa si tratta?
La Carta Blu UE è un particolare permesso di soggiorno, destinato ai cittadini extracomunitari con un profilo professionale altamente qualificato, che consente loro di soggiornare legalmente e di lavorare in uno dei Paesi dell’Unione europea per un periodo di tempo limitato e, soprattutto, vincolato alla sussistenza di un rapporto di lavoro. La Carta Blu UE ha, infatti, durata biennale nel caso di contratti a tempo indeterminato. Nel caso di contratti a tempo determinato, invece, la scadenza di tale permesso è fissata a tre mesi successivi dalla scadenza del contratto di lavoro.
Al titolare di Carta Blu UE può essere riconosciuto lo status di soggiornante di lungo periodo (ed è rilasciato il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) in presenza degli specifici requisiti ed alle seguenti condizioni:
- di aver soggiornato legalmente ed ininterrottamente per cinque anni nel territorio dell’Unione europea in forza di una Carta Blu UE;
- di essere in possesso, in Italia, da almeno due anni, di un permesso di soggiorno in formato elettronico, recante la dicitura Carta Blu UE.
Ai familiari dello straniero titolare di Carta Blu UE e dello status di soggiornante di lungo periodo è rilasciato un permesso di soggiorno biennale per motivi di famiglia.
Chi sono i lavoratori altamente qualificati che possono ottenere la Carta Blu UE?
Il comma 1 dell’art. 27 quater del decreto legislativo 286/98, come modificato dal decreto legislativo n. 152/2023, racchiude i requisiti che determinano la condizione di “lavoratore altamente qualificato”. Esso, infatti, stabilisce che i lavoratori altamente qualificati sono colore in possesso di uno dei seguenti titoli:
- titolo di istruzione superiore di livello terziario rilasciato dall’autorità competente nel paese dove è stato conseguito che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale o di una qualificazione professionale di livello post secondario di durata almeno triennale o corrispondente almeno al livello 6 del Quadro nazionale delle qualificazioni di cui al decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dell’8 gennaio 2018;
- requisiti previsti dal decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 206, limitatamente all’esercizio di professioni regolamentate;
- qualifica professionale superiore attestata da almeno cinque anni di esperienza professionale di livello paragonabile ai titoli d’istruzione superiori di livello terziario, pertinenti alla professione o al settore specificato nel contratto di lavoro o all’offerta vincolante;
- qualifica professionale superiore attestata da almeno tre anni di esperienza professionale pertinente acquisita nei sette anni precedenti la presentazione della domanda di Carta Blu UE, per quanto riguarda dirigenti e specialisti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione di cui alla classificazione ISCO-08, n. 133 e n. 25.
Procedura per richiedere la Carta Blu UE
La procedura di ottenimento della Carta Blu UE richiede la presentazione della domanda di nulla osta, tramite compilazione dello specifico modulo (Modulo BC). Essa deve essere presentata dal datore di lavoro allo Sportello Unico per l’immigrazione della Prefettura territorialmente competente. La domanda deve indicare:
- la proposta di lavoro o l’offerta di lavoro vincolante della durata di almeno sei mesi (in passato, dodici mesi);
- il titolo di istruzione o qualificazione professionale di livello post secondario; oppure
- attestazione di una qualifica professionale superiore. In questo caso, la domanda dovrà essere corredata dei contratti di lavoro e/o delle buste paga che dimostrino il settore di attività in cui il lavoratore è stato impiegato e la durata dell’esperienza professionale, di almeno cinque anni, nel settore per cui si presenta la domanda di Carta Blu UE; oppure
- i requisiti previsti limitatamente alle professioni regolamentate di cui al decreto legislativo del 6 novembre 2007 n. 206.
Con riferimento al punto 2, nel caso di titoli conseguiti nella Repubblica Popolare Cinese, è necessario raccogliere il diploma di laurea originale, il certificato originale del transcript degli esami universitari e due copie originali in inglese dei certificati di autenticità da ottenere tramite il sito CSSD – www.chsi.com.cn. Nello specifico:
- Istruzione superiore: Online Verification Report of China Higher Education Qualification Certificate (高等教育学历认证报告), Verification Report of Academic Transcript (大学成绩认证报告), Verification Report confirming the award of the degree (Bachelor, Master, or PhD).
- Istruzione secondaria: Online Verification Report of China Secondary Education Qualification Certificate, Verification Report of Student’s Academic Transcript, Certificate of NCEE /GaoKao e certificate of Huikao (se disponibile).
La documentazione di cui ai punti 2 e 3 rilasciata da autorità/soggetti non appartenenti a Paesi dell’Unione europea, deve essere legalizzata presso la competente Rappresentanza diplomatica italiana, oppure, nel caso di Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja, presso l’autorità competente mediante l’apposizione dell’apostille, con traduzione in lingua italiana certificata.
Con riguardo al punto 2, la documentazione deve essere corredata dalla dichiarazione di valore emessa dalla Rappresentanza diplomatica competente per il luogo di conseguimento.
È possibile ottenere una certificazione del titolo di studio con valore equivalente attraverso il CIMEA – Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche (www.cimea-diplome.it). Tale certificazione è direttamente riconosciuta dalle istituzioni italiane ed è valida anche per la verifica di visto. Inoltre, avvalersi del servizio di certificazione fornito dal CIMEA permette di semplificare il processo, evitando le procedure di legalizzazione, i passaggi attraverso il CSSD, nonché l’ottenimento della dichiarazione di valore.
L’intera documentazione in originale, o la copia conforme della stessa, dovrà essere esibita in fase di stipula del contratto di soggiorno allo Sportello Unico per l’Immigrazione.
Rilascio del nulla osta
Dalla presentazione della domanda, in presenza delle condizioni di legge, lo Sportello Unico per l’Immigrazione provvede, entro novanta giorni, all’invio telematico del nulla osta alla Rappresentanza diplomatica competente. Dopo il rilascio del nulla osta, il lavoratore straniero può recarsi presso la Rappresentanza consolare del proprio Paese per richiedere il visto lavorativo.
Entro otto giorni dall’ingresso nel territorio nazionale, il lavoratore dovrà recarsi presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione con il datore di lavoro per la firma del contratto di soggiorno e successivamente presentare domanda di Carta Blu UE alla Questura competente, tramite compilazione dell’apposita modulistica. Completati tali adempimenti, il lavoratore in possesso di regolare Carta Blu UE, può svolgere immediatamente attività lavorativa, previa comunicazione obbligatoria (Modello UniLav) da parte del datore di lavoro ai servizi per l’impiego.
Le politiche in materia di immigrazione, che regolano l’ingresso di lavoratori provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione europea, costituiscono una tematica di notevole complessità e delicatezza. Per tale ragione, riteniamo che il supporto di professionisti sia essenziale per garantire il rispetto delle normative vigenti. Lo Studio Legale Zunarelli e Associati rimane a disposizione per eventuali richieste di assistenza in materia.
A cura del China Desk – Studio Legale Zunarelli e Associati