La versione aggiornata della Company Law della Repubblica Popolare Cinese è stata ufficialmente approvata il 29 dicembre scorso, introducendo importanti cambiamenti in materia di diritto societario. Le nuove disposizioni – analizzate all’interno della nostra precedente news – entreranno in vigore a partire dal 1° luglio 2024.
In vista dell’imminente entrata in vigore della nuova versione della Company Law, si accendono i riflettori su alcuni possibili accorgimenti a supporto delle società operanti nel mercato cinese.
Company Law 2023: What’s next?
Il 29 dicembre scorso, in occasione della settima sessione del 14º Congresso nazionale del popolo, la Cina ha ufficialmente approvato alcune modifiche alla vigente Company Law, annunciandone l’entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2024, con il precipuo obiettivo di colmare una serie di lacune nell’ambito della governance societaria e prevenire rischi finanziari.
Una delle principali disposizioni contenute nella revisione 2023 della Company Law riguarda il capitale sociale, che dovrà essere interamente versato entro cinque anni dalla costituzione della società.
Tempistiche di conferimento del capitale sociale
La nuova Company Law interviene non soltanto sulle società costituite dopo l’entrata in vigore della legge stessa, ma sembra avere delle implicazioni significative anche sulle società già esistenti. Con specifico riferimento all’obbligo di versamento del capitale sociale, infatti, la nuova Company Law prevede che:
- Le newco (costituite dopo il 1° luglio 2024) debbano procedere con il versamento del capitale sottoscritto entro cinque anni dalla data della loro costituzione.
- Per le società esistenti (costituite prima del 1° luglio 2024), in linea generale, le tempistiche di conferimento del capitale sociale dovrebbero essere gradualmente adeguate alle nuove disposizioni normative, al fine di rispettare il requisito dei cinque anni. Tuttavia, la nuova Company Law istituisce un periodo di transizione di tre anni per le società esistenti, che inizierà a partire dal 1° luglio 2024 e terminerà il 30 giugno 2027. Nel caso di periodi di contribuzione (precedentemente stabiliti dai soci) superiori a cinque anni, le società esistenti dovranno, durante il periodo di transizione, adeguare tale periodo ai cinque anni previsti dalla legge, avendo quindi a disposizione un periodo massimo di 3 + 5 anni. Ciò implica che il versamento del capitale sociale dovrà essere completato entro il 30 giugno 2032.
Riduzione del capitale sociale
A seguito della riduzione del periodo consentito dalla legge per il versamento del capitale, l’importo del capitale sociale sottoscritto potrebbe rappresentare un eccessivo onere finanziario per l’investitore (come, ad esempio, nel caso di società con capitale sottoscritto eccessivamente elevato).
In questi casi, la riduzione del capitale permetterebbe di ridurre l’importo dovuto dai soci entro il termine stabilito dalla legge.
La riduzione del capitale avrebbe degli effetti positivi anche nel caso di società insolventi. In tali circostanze, infatti, i creditori potrebbero esercitare il diritto di richiedere al socio interessato (che non ha provveduto, quindi, al versamento della propria quota di capitale) di provvedere al pagamento anticipato del capitale a fronte del debito dovuto dalla società. Ne consegue, quindi, che l’operazione di riduzione permetterebbe di limitare il rischio finanziario dei soci nei confronti di possibili creditori.
L’operazione straordinaria di riduzione del capitale sociale dovrà naturalmente essere completata in ottemperanza alla normativa vigente, la quale prevede:
- la pianificazione della riduzione del capitale da parte del Consiglio di amministrazione, corredata da informazioni specifiche circa l’importo inziale del capitale, l’importo del capitale da ridurre, le modalità attraverso cui verrà effettuata la riduzione, i soci coinvolti, ecc.;
- la delibera dell’assemblea dei soci in merito alla riduzione di capitale e relativi adempimenti in merito alla modifica dello Statuto della società;
- la predisposizione dei bilanci e degli inventari dei beni della società al fine di informare i soci e i creditori in merito alla solvibilità dell’azienda e del suo attuale stato finanziario e patrimoniale;
- la notifica ai creditori e comunicazione attraverso annuncio pubblico, con successivo saldo dei debiti o rilascio di garanzie richieste dai creditori;
- la stipula di un accordo di riduzione del capitale con i soci per chiarire le modalità di riduzione del capitale;
- la modifica dello statuto;
- la notifica all’autorità fiscale.
Rimane inteso che nel caso di atti riconducibili ad “illegale” riduzione del capitale (ovvero nel caso in cui non vengano espletati alcuni adempimenti previsti dalla legge), i creditori potrebbero esercitare il diritto di esigere dai soci l’assunzione delle responsabilità derivanti dal mancato saldo del debito nella misura dell’importo del capitale ridotto.
Contrariamente, in caso di completamento da parte dei soci dell’operazione di riduzione nel pieno rispetto della normativa vigente, qualora i creditori non richiedessero tempestivamente il saldo del debito o il rilascio di adeguate garanzie, quest’ultimi non sarebbero più titolati ad esercitare il diritto sopra citato.
La revisione della Company Law segna una tappa fondamentale nell’ambito del diritto societario cinese, rafforzando, da un lato, i diritti e le responsabilità dei soci e degli organi di gestione interni, e, dall’altro lato, promuovendo maggiore trasparenza e responsabilità nelle operazioni aziendali.
China Desk – Zunarelli Studio Legale Associato