Il Prof. Stefano Zunarelli, congiuntamente agli Avv.ti Prof. Francesco Munari, Gian Michele Roberti e Isabella Perego (Chiomenti), ha assistito le Autorità di Sistema Portuale (AdSP) nel ricorso presentato innanzi al Tribunale UE per ottenere l’annullamento della decisione della Commissione UE che, riconoscendo alle AdSP natura sostanzialmente imprenditoriale, ha esortato il Governo italiano ad abolire l’esenzione dall’imposta sul reddito delle società prevista dall’ordinamento italiano per le Autorità Portuali, ritenendo violato il divieto degli aiuti di Stato e, di conseguenza, la libera concorrenza.
Le Autorità di Sistema Portuale italiane, al contrario, si considerano enti pubblici non economici (alla stregua di Regioni e Comuni), rilevata la natura demaniale dei beni che amministrano e la matrice pubblicistica del canone concessorio, da intendersi come tassa – il cui importo è fissato direttamente dalla legge – corrisposta dal concessionario allo Stato proprietario dei beni demaniali per l’accesso al mercato delle attività portuali.
A seguito del ricorso al Tribunale UE, al fine di illustrare i contenuti dello stesso ai giornalisti, si è tenuta una conferenza stampa in data 1° aprile 2021, coordinata dal Presidente di Assoporti Avv. Daniele Rossi, congiuntamente al Presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, Prof. Avv. Ugo Patroni Griffi, e al Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, Prof. Avv. Massimo Deiana.
I Presidenti, assieme ai difensori Prof. Stefano Zunarelli e Francesco Munari, hanno ribadito quanto già espresso nel ricorso, ricordando come le AdSP siano estranee a logiche imprenditoriali ed aziendalistiche, perseguendo esclusivamente gli obiettivi di interesse generale dello Stato, quali amministrazioni pubbliche istituite per l’adempimento di funzioni statali.