Il prossimo 16 Maggio, si terrà, a Pechino presso la sede centrale di Bank of China, il China-Italy SME Investment and Trade Forum e B2B.
Tale iniziativa, promossa da Sistema Italia e dalla Bank of China, si propone come occasione di incontro fra le piccole e medie aziende cinesi e i loro corrispettivi potenziali partner italiani, nell’ottica di un quadro più ampio – e in continua evoluzione – di collaborazione fra i due Paesi.
Nel corso dell’evento verranno organizzati numerosi incontri Business-to-Business (B2B) con oltre 300 clienti qualificati di Bank of China, la quale sosterrà anche parte delle spese dell’evento a favore delle imprese italiane a dimostrazione dell’interesse verso una maggiore collaborazione e coinvolgimento nell’iniziativa da parte di quest’ultime.
In questo modo Bank of China, attraverso più di 20 eventi cross-border organizzati a partire dal 2004 con più di 8000 piccole e medie imprese, provenienti da 56 paesi differenti, si propone come supporto alla propria clientela nelle relazioni internazionali.
Nello specifico, il China-Italy SME Investment and Trade ha preso forma dalle Presidenze del China Business Forum (Pirelli e Bank of China) ed è strettamente correlato al progetto One Belt One Road così come ad altri protocolli di collaborazione fra Italia e Cina.
Inoltre nel 2015, Bank of China ha lanciato un servizio di matchmaking (Boc Global SME Cross-Border Matchmaking Service) che, collaborando con le Istituzioni dei vari paesi, ha il fine di aiutare proprio le piccole e medie imprese a intraprendere operazioni cross-border, facilitando la loro entrata nei mercati internazionali.
I settori sui quali si concentrerà l’evento sono quelli delle biomedicine, equipment manufacturing, environment protection, modern agriculture, food and beverage, furniture e textile and fashion.
Dai settori enunciati si evince l’interesse della Cina a importare sul territorio know-how ad alto grado tecnologico, elementi centrali del piano di lungo periodo denominato “Made in China 2025”. Tale progetto aspira a favorire gli investimenti stranieri che apportino un significativo incremento di tecnologia e automazione, con l’obiettivo di ottenere nell’anno 2025, un’evoluzione della manifattura cinese, passando da manifattura caratterizzata da grandi volumi, ma di bassa qualità, a una di tipo high-end incentrata sull’automazione e la robotica.
Il connubio di tutti questi progetti risulta particolarmente interessante per le PMI italiane interessate ad investire nel mercato cinese, considerando che si andranno ad abbattere alcune delle barriere all’entrata che spesso hanno disincentivato l’accesso alla Cina.
Ricordiamo, comunque, alle società che vorranno partecipare l’importanza di verificare preventivamente la tutela dei propri diritti di proprietà intellettuale sul mercato cinese, nonché l’opportunità di raccogliere informazioni presso il registro delle imprese locali, in merito alla natura dei soggetti con cui saranno discusse le potenziali relazioni commerciali.
(A cura dell’Avv. Luigi Zunarelli – luigi.zunarelli@studiozunarelli.com )