Il Governo Italiano ha di recente firmato un memo-randum di intesa con Yun Ma, fondatore e presidente del colosso cinese del commercio on-line Alibaba, al fine di creare presupposti di maggiori opportunità per le aziende italiane at-traverso le piattaforme web del gruppo.
Il settore dell’e-commerce, infatti, rappresenta un’im-portante occasione di business; sta facendo regi-strare una notevole crescita degli utenti e degli operatori che, a vario titolo, vi si interfacciano.
I fruitori del web in Cina sono ormai prossimi ai 600 milioni; il reddito generato dai volumi di affari on-line è in costante crescita tanto che quello cinese è ormai prossimo a divenire il mercato e-commerce più grande al mondo. Questa forza è data dall’ascesa della classe media, abituale consumatore che, negli ultimi anni, sta sviluppando crescente attenzione nel-l’acquistare prodotti di qualità dimostrando altresì una forte fidelizzazione verso determinati brand.
Come effetto, statistiche relative a vendite on-line di diverse aziende registrano un incremento di acquisti ripetuti nel corso dello stesso anno da parte di un medesimo consumatore.
I motori della crescita dell’e-commerce cinese sono legati allo sviluppo di piattaforme per il commercio on-line, ai social-media ed a pagamenti digitali o at-traverso dispositivi mobili. Le piattaforme commerciali rappresentano la base dell’espansione di questo settore, assumendo forza non solo a livello locale, ma anche globale. Alibaba è una di queste realtà. Pur essendo meno nota rispetto ad Amazon o Ebay, è leader in Cina nell’e-commerce B2C (business to consumer) e C2C (consumer to consumer).
Nel 2013 il valore totale di merce venduta da Alibaba era maggiore di quella distribuita complessiva-mente dalle due società statunitensi.
Il colosso cinese opera attraverso due distinte piattaforme, Taobao in relazione al C2C e Tmall per il commercio B2C.
I social network, come Wechat e Sina Weibo (analogo a Twitter), si stanno dimostrando valore aggiunto nella crescita del commercio on-line.
Attraverso feedback istan-tanei e interfacce di facile utilizzo, tali strumenti sono ormai punto di riferimento per gli e-consumers, u-tilizzati per condividere consigli sugli acquisti, pubblicare recensioni sui prodotti e cercare sug-gerimenti.
Il 40% dei consumatori on-line (il doppio rispetto agli USA) utilizza abitualmente i social networks per leggere e pubblicare recensioni. Ad accompagnare l’aumento dell’e-commerce contribu-isce anche il crescente utilizzo dei moderni smartphone.
Se nel 2012 le transazioni effettuate mediante dispo-sitivi mobili valevano 7,8 miliardi di USD, si prevede che nel 2015 le stesse superino i 40 miliardi di USD. L’acquisto con tali dispositivi è in linea con il desiderio del consumatore cinese di velocità. Secondo dati registrati da Taobao, la fascia oraria con maggiore traffico del c.d. “mobile shopping” sono le 10 del mattino; inoltre gli acquisti effettuati con tali strumenti sono più rapidi di quelli fatti mediante PC.
Il trend verso un uso più funzionale di smartphone e tablet porterà ad un costante incremento di quello che può iniziare a definirsi come mobile-commerce. Parallelamente, anche le modalità di pagamento dovranno essere ottimiz-zate e funzionali a queste nuove frontiere per consentire più facili pa-gamenti on-line.
In Cina si guarda verso possibili innovazioni che portino gli smartphone ad essere utilizzati come strumenti di pagamento; per esempio Alibaba sta sviluppando un sistema che permetterà agli utenti di effettuare pagamenti veloci attraverso scansioni di codici QR.
(A cura dell’Ufficio di Shanghai – Avv. Mattia Nannini – 00862151501952)