La produzione di energia rinnovabile figura, ad oggi, come uno dei settori di maggiore interesse in Albania. Il suo sviluppo e la sua diffusione rappresentano al momento, e continueranno a rappresentare nel prossimo futuro, uno degli obiettivi principali del governo albanese.
Compatibilmente con la necessità della Repubblica di Albania di adeguare l’attuale quadro regolamentare e legislativo in materia alla Direttiva 2009/28/CE del 23 aprile 2009 “Sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili”, il governo locale ha recentemente promulgato la legge No. 138/2013 “Sulle Fonti di Energia Rinnovabile” (Law on Renewable Energy Sources).
Tale normativa ha come scopo primario quello di favorire la produzione di elettricità da fonti rinnovabili e insieme attrarre gli investimenti esteri in loco. L’interesse sotteso è quello di facilitare l’uso efficiente delle risorse naturali e promuovere tecnologia e innovazione per la produzione di energia elettrica e calore da fonti energetiche rinnovabili. Gli obiettivi preposti sono quelli di sostenere in primis lo sviluppo del mercato interno dell’energia alternativa aumentando il numero di produttori indipendenti nonché, in secundis, di garantire lo sviluppo sostenibile del Paese promuovendo e salvaguardando gli investimenti delle piccole e medie imprese sia locali sia internazionali.
L’attuale sistema di produzione e distribuzione di energia elettrica in Albania è monopolio dell’ente statale KESH (Korporata Elektroenergjitike Shqiptare – Albania Power Corporation). Il 99% delle risorse energetiche nazionali proviene da centrali idroelettriche. A fronte della sua conformazione territoriale, la Repubblica, vanta, infatti, una superficie idrica di circa 44.000 km2, di cui solo il 35% risulta, ad oggi, effettivamente utilizzato. Dati ufficiali attestano, al presente, un volume di riserve idriche ancora da sfruttare di circa 3000 MW (dati MISE).
A tal proposito il governo albanese, tramite l’emanazione della “National Strategy for Development and Integration (NSDI) 2007-2013” e, in seguito, della “Law on Renewable Energy Sources”, attuale normativa in vigore, ha tracciato una serie d’interventi a medio e lungo termine per la realizzazione di un vasto programma d’investimenti in campo energetico concedendo vari meccanismi di sostegno agli investitori che sfruttano fonti energetiche rinnovabili.
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano d’Azione, il Consiglio dei Ministri ha approvato l’introduzione di regimi di sostegno quali, ad esempio, feedin tariffs, esenzioni fiscali e programmi di finanziamento per le piccole e medie imprese. Inoltre, al fine di promuovere la costruzione d’impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili è stata recentemente approvata una legge specifica per la concessione di esenzioni dai dazi doganali per l’importazione di tecnologie da impiegare esclusivamente in tale specifico ambito. In via generale, possiamo infine concludere che, nonostante il mercato delle Energie rinnovabili in Albania sia ancora in fase di sviluppo iniziale, rilevante è il potenziale di produzione energetica esistente. Basti solo pensare che negli anni 2007 – 2011 il Ministero dell’Energia albanese ha aggiudicato concessioni per la costruzione di 327 centrali idroelettriche per un investimento complessivo di circa 1,7 miliardi di euro (dati MAE – MISE, 2011). Allo stato attuale, pertanto, numerosi sono i progetti portati avanti dalle imprese italiane, molte già titolari di concessioni per la realizzazione di centrali idroelettriche o di parchi eolici in territorio albanese come, altrettanto numerose e interessanti, sembrano essere le opportunità d’investimento che vanno prospettandosi per i nostri imprenditori negli anni a venire.
(A cura dell’Ufficio di Bologna – Dott.ssa Linda Tontodonati – 0512750020)