A distanza di un anno dall’insediamento, dopo essersi presentati al mondo e aver formato la squadra di governo, i nuovi leader cinesi Xi Jingping e Li Keiqiang si apprestano ad iniziare a dare la loro impronta effettiva all’economia cinese, lavorando per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal XII Piano Quinquennale (documento di programmazione dell’economia cinese emanato nel 2011 e valido sino al 2015) in vista della ormai vicina scadenza.
All’interno del documento di programmazione economica emergono con chiarezza le aree di interesse, gli indirizzi e le necessità che la nazione ha evidenziato per assicurare anche nei prossimi anni una crescita, se non rapida e rabbiosa come in passato, duratura e sostenibile. Su questi settori si concentreranno gli investimenti pubblici, i finanziamenti di banche e private equity ed i bonus dei manager che programmano l’attività delle State Owned Enterprise. Per questa ragione l’attività delle aziende straniere interessate ad un entrata o al consolidamento nel mercato cinese dovrà concentrarsi su questi ambiti.
I principi fondanti del XII Piano Quinquennale sono: i) sviluppo delle aree interne della Cina e delle città di seconda o terza fascia; ii) tutela ambientale e politica energetica; iii) maggiore attenzione al consumo interno, invece che all’export; iv) welfare e assistenza sociale; v) incentivazione delle attività produttive ad alto valore aggiunto.
Gli obiettivi posti dalla Cina sono sicuramente ambiziosi, considerato che ad oggi la propria economia si è basata quasi unicamente sulla produzione intensiva votata prevalentemente all’export, e le opportunità generate dal documento di programmazione economica per le aziende Italiane che abbiano la capacità di operare in questi settori sono sicuramente molto interessanti.
(A cura dell’Ufficio di Shanghai – Dott. Luigi Zunarelli – 0086 21 51501952)